Da profughi ad ambasciatori di conoscenza e pace

Questa è una notizia che metterà in fuga i profeti di sventura. Anzi probabilmente non riusciranno a leggerla per intero. 
Grazie alle borse di studio del progetto universitario STAR - students at risk -  8 ragazzi provenienti da paesi disagiati dell'Africa e dell'Asia, frequenteranno le facoltà scientifiche dell'Università di Brescia. Si tratta di tre siriani, arrivati in Italia coi corridoi umanitari, due etiopi, un gambiano, un nigeriano, un sudanese. Ma attenzione, nessun favoritismo o corsia preferenziale per loro! Infatti gli 8 neostudenti della Statale di Brescia hanno partecipato a una selezione, superata grazie alla loro preparazione. Per fare un esempio, il ragazzo del Gambia, il cui viaggio verso l'Italia è durato un anno e mezzo, studiava microbiologia e nei prossimi giorni inizierà il corso di Ingegneria. 
Non possiamo che lasciare la parola al rettore Maurizio Tira, che dando il benvenuto ai borsisti, ha lanciato un appello agli altri atenei e ai privati, perché sostengano il progetto e lo rendano un'eccellenza per la ricerca italiana: "Questi giovani - ha affermato - potranno diventare ambasciatori non solo di conoscenza, ma anche di pace".

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