La Caffetteria dell'Amicizia

di Stefano Pasta

Ogni sabato e lunedì mattina una ventina di senza dimora frequentano la Caffetteria dell’Amicizia che la Comunità di Sant’Egidio ha aperto da settembre presso la propria sede in via Olivetani a Milano.Gli “amici di strada”, come qui chiamano i clochard, arrivano per usufruire della doccia e fare colazione, ma soprattutto per passare alcune ore tra amici, chiacchierando mentre si sorseggia il caffè attorno a una tavola imbandita. «Prepariamo tutto – dice Ulderico Maggi – insieme ai senza dimora: spalmare la marmellata, curare la moka sui fornelli, preparare le ciabatte pulite per il bagno. Sono tutte operazioni che creano un legame con il luogo e le persone che lo frequentano». Alla Caffetteria si incontrano la ragazza che ha rotto con la famiglia, il lombardo finito per strada dopo la separazione, tanti che hanno perso il lavoro, il profugo escluso dai centri d’accoglienza. Si tratta di persone che dormono nelle Stazioni di Garibaldi e Cadorna, o nelle vie del Centro di Milano, conosciute dalla Comunità durante la distribuzione dei panini alla sera. 
«Storie diverse – sottolinea Maggi – ma accomunate dalla solitudine, che è la grande ferita di chi vive per strada». La Caffetteria nasce per questo: qui ciascuno ha un nome, un compito e soprattutto degli amici. Maggi fa una proposta: «Abbiamo bisogno di aiuto e per questo proponiamo ai milanesi di vivere la Giornata mondiale dei poveri, indetta da Papa Francesco per il 19 novembre, trascorrendo un sabato mattina con noi alla Caffetteria». È un invito valido per tutti, non è riservato agli “specialisti” della carità, «anzi è rivolto soprattutto a chi non ha ancora scoperto la bellezza dell’amicizia con i poveri». Per aiutare alla Caffetteria, scrivere
a santegidio.milano.volontari@gmail.com.


da "Avvenire", 8 novembre 2017

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