Catania: dalla memoria nasce l'accoglienza


Lo scorso 10 agosto a Catania commozione, silenzio e tanta gente davanti alla targa all'ingresso dello stabilimento Lido Verde di Catania, che ricorda il tragico naufragio di 4 anni fa, quando un barcone di migranti si arenò a poche centinaia di metri dalla costa provocando la morte di sei giovani egiziani. Da quel momento nacque la vocazione dei giovani catanesi all’accoglienza. Infatti furono proprio i giovani di Sant'Egidio ad accogliere chi arrivò vivo e porgere un fiore sui corpi di chi era “morto di speranza”. Sebastian Intelisano che ha introdotto il ricordo, ha voluto ribadire l’importanza della memoria per ogni società, spiegando come la memoria è una delle vette più alte di #tregiornisenzafrontiere, la manifestazione che dal 9 all'11 Agosto ha coinvolto oltre mille giovani.
 Il Vicesindaco di Catania, Marco Consoli, ha raccontato quanto questa città rimane umana davanti alle tragedie e continua ad accogliere, mentre Dario Monteforte, proprietario del Lido Verde, che nel 2013 chiuse lo stabilimento balneare in segno di lutto, ha mandato il suo messaggio di speranza ai giovani. A concludere Emiliano Abramo che ha voluto ripercorrere quel 10 Agosto 2013 citando le parole di don Milani: “Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri”. E ha invitato a "svuotare il mare dall'odio e dall'indifferenza".


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