E’
stata una giornata di festa e di incontro quella trascorsa insieme il 10 marzo
a Tor Sapienza presso la scuola primaria Dickinson dell’Istituto Comprensivo
Pirotta. L’occasione è stata la festa
della donna in coincidenza con la tradizione est-europea di festeggiare
l’arrivo della primavera, festa del Martisor. Alunni,
genitori e insegnanti hanno avuto modo di conoscere una tradizione
molto sentita in Romania. E infatti sono state le mamme dei bambini rom romeni,
sostenuti dal programma "Diritto alla
scuola, diritto al futuro" della Comunità di Sant’Egidio, ad animare sia il laboratorio creativo svolto
all’interno della scuola, sia la distribuzione del martisor e della mimosa ai genitori e alle insegnanti all’uscita da
scuola.
Il martisor
(“piccolo marzo”) è un amuleto che nella tradizione di vari paesi dell'Est
Europa (Romania, Bulgaria e Moldavia in particolare) si regala alle donne
all'inizio di marzo per festeggiare l'arrivo della primavera. E’ un
portafortuna di fili rossi e bianchi intrecciati, a rappresentare la neve che
si scioglie (l’inverno) e il calore del
sole che arriva (la primavera).
In questa occasione la tradizione si è coniugata con quella
nostrana, abbinando ai martisor anche
un ramoscello di mimosa. I bambini di
tutte le classi hanno partecipato con entusiasmo al laboratorio. Aiutati dalle
mamme rom, hanno intrecciato i fili rossi e bianchi creando allegri
braccialetti. E con grande interesse hanno ascoltato le storie fantastiche
legate a questa tradizione. Alcuni bambini, provenienti dall’Europa dell’Est,
conoscevano bene questa usanza e orgogliosamente la riferivano ai loro
compagni. È stato un pomeriggio
a Tor Sapienza in cui la diversità
culturale è stata al centro non come un muro che divide ma come un’occasione
cordiale di incontro tra persone diverse che vivono insieme e condividono come
genitori le stesse preoccupazioni e gli stessi sogni per i loro figli.
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