Insinna: "Noi a Sant'Egidio ci chiamiamo amici"


"L'Italia è malata di solitudine e indifferenza; l'unica vera cura è l'amicizia. Noi a Sant'Egidio ci chiamiamo amici". Con queste parole Flavio Insinna ha spiegato il senso del suo impegno a favore dei più poveri nella trasmissione "Carta Bianca" su Raitre.
L'attore e presentatore romano, oltre ad animare feste con i detenuti e varie iniziative di solidarietà, non manca mai al pranzo di Natale di Sant'Egidio. Lo scorso anno, come ha raccontato, ci ha portato tutta la famiglia. "E' stato un Natale meraviglioso: al tavolo c'erano venti etnie diverse, perché la vera emergenza è la guerra. Certo fa male vedere tanti italiani che sono diventati poveri, padri separati che dormono in macchina e si arrangiano con qualche lavoretto". Di fronte alle vecchie e nuove povertà, Insinna ha un sogno: "Un paese che si gira a guardare chi cammina più lentamente". 

Grazie, Flavio, per questa bella lezione di umanità!

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