Si è da poco conclusa la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Il 25 gennaio, alla celebrazione con i rappresentanti ecumenici nella basilica di San Paolo fuori le Mura, papa Francesco ha detto: "Per capirsi e crescere nella carità e nella verità, occorre fermarsi, accogliersi e ascoltarsi. L'unità si fa nel cammino, non è mai ferma. L'unità si fa camminando".
Cosa significa camminare insieme tra cristiani di diverse confessioni lo mostra la storia di Eugenia e Michela, ortodosse, che aiutano come volontarie nel centro "Genti di pace" della Comunità di Sant'Egidio insieme a tanti cattolici.
"La Comunità di Sant'Egidio è una famiglia unita dal Vangelo: per i cattolici e per gli ortodossi il Vangelo è lo stesso", dice Eugenia. E Michela, sposata con un italiano cattolico, aggiunge: "Ci unisce l'amore per i poveri. Così sparisce la categoria 'cattolico' o 'ortodosso'. Io sono cristiana perché metto in atto la misericordia di Dio".
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