Ricordare l'indifferenza che uccide per suscitare la solidarietà che salva


In questi giorni a Roma si sta celebrando un anniversario silenzioso. Forse il silenzio non si addice ad una Città come Roma, così grande da essere ormai fatta di isole e così caotica che la gente corre da una parte all’altra come trottole senza fermarsi mai.

Ma il silenzio in un certo senso assorda con il suo grido. Un anniversario celebrato più che altro dai poveri senza fissa dimora o come vengono etichettati dalla società comune, dai “barboni”.

L’anniversario che si sta celebrando in questi giorni a Roma è proprio la tragica morte di una di loro, di Modesta Valenti scomparsa il 31 gennaio del lontano 1983.

Ma chi era Modesta Valenti?
Prima di tutto era una donna, non è scontato ricordarlo perché in quel mondo assurdo e violento che è la
strada, spesso le persone che la popolano vengono snaturate fino a non riconoscerle più come persone ma solo come “individui”, spesso molesti, che infestano le nostre strade. In secondo luogo era una persona di 71 anni con una vita segnata dal dolore e dalle difficoltà che era finita a vivere per strada.

Proprio in strada, Modesta Valenti, trovò la morte quando come spesso accade alle persone nelle sue condizioni - soprattutto se anziane - accusò un malessere. Furono chiamati i soccorsi e l’ambulanza del 118 arrivò.

Ma allora perché morì per strada?

Perché gli operatori sanitari una volta arrivati non la vollero trasportare in ospedale perché sporca e piena di pidocchi !

Così morì Modesta Valenti, fra gente distratta che girava come trottole alla ricerca dei loro affari e gli operatori sanitari che discutevano se era giusto o no farla salire sull'ambulanza.

Per questo oggi il silenzio di quest’anniversario, ignorato dai più, ci costringe a fermarci a spegnere quella trottola che è in noi e a guardarci intorno per vedere che di “Modesta Valenti” ce ne sono molti e come lei aspettano solo una nostra piccola attenzione.

E se noi in questi giorni, ci fermeremo anche solo un attimo, potremo vedere un popolo silenzioso di senza fissa dimora, che in un mistico pellegrinaggio si recheranno in molte chiese di Roma, a partire dalla Basilica di Santa Maria in Trastevere domenica 2 febbraio alle ore 10.00, per ricordare, partendo proprio da Modesta Valenti, i loro amici morti per strada.

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