Una maestra di Rubattino: i miei incontri nelle baraccopoli di Milano

Cara Unità,  
Maria ha 10 anni. Vado a prenderla nella baraccopoli in cui vive; andiamo a un`iniziativa a sostegno di un grande progetto della comunità di Sant` Egidio per i bambini africani. Nel tragitto le parlo di questi bambini e di ciò che manca loro.
Maria mi chiede: «Ma non hanno la casa? Nemmeno una baracca?» e di getto continua «Ma allora perché non vengono nella mia baracchina?». Cara Maria, i pochi metri in cui vivi con la mamma, il papà e i tuoi fratellini, senza acqua né luce, sono il luogo più bello del mondo, perché lì, nella povertà e nel freddo, c`è Gesù insieme a voi, ce l`hanno portato le tue parole.

Camelia, invece, mi corre incontro con i suoi bambini appena vede spuntare la mia macchina. Ho portato alcuni sacchetti di cose utili, loro mi portano un sorriso aperto e sereno nonostante tutto. È sempre così quando vengo qui: un caffè bevuto insieme in una baracca cresciuta insieme ad altre cento ai margini della città, i bambini che mi mostrano i quaderni e mi chiedono di aiutarli a finire i compiti, il racconto dei problemi di ogni giorno, ma soprattutto tanto affetto e amicizia. Non hanno nulla, e mi regalano tutto. A questi poveri il nostro grazie per l`amicizia e la fiducia che ci donano. E l`impegno di tanti volontari per i progetti di scuola, lavoro e casa per le famiglie delle baraccopoli continua. Ciascuno lo può sostenere scrivendo a santegidio.rubattino@gmcdcom

Flaviana Robbiati
LE MAMME E MAESTRE DI RUBATTINO

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