Pasquale, anziano e solo, chiedeva solo una cartolina, ma riceve la visita di due amiche di Sant'Egidio

Ieri, su La Stampa, Massimo Gramellini ha pubblicato un appello di Pasquale Bono, anziano e solo, che "non chiede soldi né carezze, che pure gli farebbero bene. Soltanto che qualcuno là fuori si ricordi della sua esistenza" inviandogli gli auguri per il suo onomastico, il prossimo 17 maggio. (LEGGI TUTTO).  Ma non c'è stato bisogno di aspettare così a lungo. E' bastata la lettura del giornale, qualche telefonata di amici di altre città e Valeria e Bianca, della Comunità di Sant'Egidio di Napoli hanno preso la macchina e sono andate a S.Maria a Vico, un Comune del Casertano, a trovare Pasquale.
Ecco cosa ci hanno scritto:


"E' stato un incontro commovente.
La sua "casetta" si trova a due passi dal corso principale del paese, al piano ammezzato di un palazzetto abbastanza moderno. Appena abbiamo citofonato ha aperto la porta di casa e ci ha fatto cenno di salire.
Era in pigiama e quando ci siamo presentate dicendogli che avevamo letto la sua lettera sul giornale si è commosso e ci invitava ad entrare con un gesto della mano e poi indicandosi la bocca ci ha fatto capire che non riesce a parlare: ha avuto un serio ictus 15 anni fa che gli ha procurato un'emiparesi del lato destro, per cui ha il braccio anchilosato, trascina la gamba e appunto non riesce quasi a parlare. Non sapeva che la sua lettera era stata pubblicata, l'ha spedita la settimana scorsa oltre che alla Stampa anche al Mattino e all'Avvenire (che è il suo quotidiano preferito). Nell'ingresso oltre al televisore e alla sua poltroncina c'erano molte vecchie copie di Famiglia cristiana. Ama molto leggere... Conosce quindi la Comunità di Sant'Egidio dai giornali e dalla Tv e ha voluto sapere molte cose di quello che si fa a Napoli, dove siamo ecc. Sul tavolo del cucinino c'era la sua "cena": due piccolissime mele cotte raggrinzite appoggiate su un tovagliolino di carta. Scrive con la mano sinistra con un vecchissimo computer e anche con una Olivetti d'epoca...
E' nato a Procida, ha vissuto a Napoli per qualche tempo, a S. Maria a Vico abita da una ventina d'anni, è divorziato, ha diverse fotografie alla pareti, credo della moglie e della figlia, ma di quelle non ha voluto parlare... Ha solo 64 anni, percepisce unicamente la pensione di invalido civile (250,00 euro), non gli hanno riconosciuto l'accompagnamento perché "mangia e cammina". Siamo andate all'edicola all'angolo  a prendergli una copia dei giornali di cui ci aveva parlato e quando siamo tornate aveva messo un'altra maglia e spruzzato del profumo in casa... Non vede mai nessuno ed esce pochissimo. Al momento di salutarci abbiamo proposto di scambiarci i numeri di telefono per risentirci e lui con tristezza ci ha fatto capire che sarebbe stato inutile dato che non riuscirebbe a parlare al telefono, poi ci ha pensato un attimo e sorridendo ha mimato la scrittura dei messaggi.... certo, poteva scrivere degli sms! 
Il 17 torneremo per festeggiare l'onomastico, e poi il 6 giugno è il suo compleanno, bisognerà fare una bella festa.
E' molto bello che un uomo isolato, malato, che non riesce a parlare, sia riuscito a far arrivare la sua voce a qualcuno! Grazie di averci segnalato la sua lettera."

Valeria e Bianca

Commenti

  1. E' bello poter ascoltare e rispondere sempre, al grido: debole, forte, sussurrato, dei tanti Pasquale e di Pasquale!
    Grazie.
    Sandra Battisti

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  2. Grazie a Massimo Gramellini a Valeria e Bianca: E' bello commuoversi per queste belle notizie!A Pasquale vorrei dire : non lasciarti rubare la speranza!

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  3. benvenuto a Pasquale e a chiunque voglia assaporare il gusto della vita con l' amicizia. Insieme potremo guardare fiduciosi al futuro!

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    1. Che bella storia, di un uomo che ha 9 anni meno di me. Io ero Ricco e affermato architetto. Lasciai tutto per dar corpo a Cristo, e glielo diedi fino a fallire in tutto, perdendo tutto, e mia moglie, come Pasquale. Divenuto badante di mia madre, la Provvidenza mi ha dato un compito grandioso, di SPIEGARE LE RAGIONI DI CRISTO a tutto il mondo che lo segue solo a partire dalla Fede in lui. Un Papa mi mandò a far ciò. Ebbene io NON FACCIO pena a nessuno. Digiunai 57 giorni nel 1999 e 55 nel 2005 ed ora sono al 52°... perché la Chiesa, provocato me ad affrontare ogni rischio per vincere l'emerginazione... ME MI EMARGINA. E son venuto in Egitto a Morire, per il dolore di una Chiesa che PROVOCA addirittura un NUOVO MESSIA della Verità di Cristo e poi lo condanna nuovamente a morte. IO NON FACCIO PENA A NESSUNO.
      Sono Romano Amodeo e la mia triste storia la trovate sul mio canale Youtybe Romano Amodeo.
      Ma ne son sicuro: ANCHE ALLA VOSTRA CMUNITA' fa "tenerezza" il buon PASQUALE, ma chi SI BATTE PER LA VITTORIA DI CRISTO e si pone come pecorella smarrita nelle mani del Buon Pastore... il solo che potrà salvarla se la va a cercare... CHI STA PER DARE LA VITA (PERCHE' IL BUON PASTORE NON LO AMERA' FINO A CERCARLO, PER AVERE QUANTO GLI HA CHIESTO PROPRIO UN PAPA e che invano fu perorato al Papa da 4 sacerdoti e 460 persone con una petizione al Papa che chiedeva PURA CARITA' UMANA, a voi - ripeto - UN TIPO COSI' non vi fa alcuna tenerezza, e nemmeno voi farete nulla PER SALVARMI LA VITA, facendo "qualcosa" che convinca il Papa a quella PIETA' UMANA che il Papa dovrebbe a chi mette IRREVOCABILMENTE la sua vita nelle SUE MANI.
      In fede
      Romano Amodeo

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    3. Caro Romano, mandaci la tua mail, potremo parlare direttamente. Un saluto pieno di amicizia e comprensione

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  4. Fanstastico! Brave Valeria e Bianca!
    Paolo TS

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  5. Grazie a Gramellini, Valeria e Bianca! Anche noi bambini della IIIB della scuola primaria "Don Milani" di Roma, abbiamo spedito a Pasquale le nostre letterine perché "crediamo che la solitudine rubi la vita e che l'amicizia invece ci fa sentire il profumo della vita, ci rende felici, migliori e ci coccola!"

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  6. Grazie a tutti voi per quello che avete scritto a Pasquale e a noi!La telefonata di un amico ci ha regalato un altro amico, con un incontro pieno di gioia per lui e per noi.
    Siamo tornate da Pasquale trovandolo accanto a un sacco delle Poste stracolmo di cartoline e lettere di auguri provenienti da tutta l’Italia: insieme abbiamo iniziato a leggere i messaggi … e a organizzare la festa di onomastico di domani. Con l’amicizia tutto può cambiare. Il futuro è già cominciato.
    Valeria e Bianca.

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