“Giovani europei per un mondo senza violenza” in pellegrinaggio ad Auschwitz con Sant'Egidio


E' giunta alla terza edizione, l'incontro internazionale dal titolo “Giovani europei per un mondo senza violenza” , organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio e che porterà 2.000 giovani europei ad Auschwitz, in Polonia. Un grande incontro di riflessione sull’antisemitismo e per dire no al razzismo e alla violenza che ancora oggi spesso sembrano riemergere nella nostra società. I giovani partecipanti provengono da otto paesi, specialmente dell’Europa orientale: oltre all’Italia, Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Ucraina e Ungheria.
Tre giorni di incontri, di riflessione e di visita ai luoghi dell'olocausto, che avranno il momento più significativo nella vista ad Auschwitz, luogo simbolo dell’orrore delle discriminazioni e nell'incontro con i testimoni, sopravvissuti dell’olocausto. Fra questi Rita Prigmore, donna sinta tedesca, sopravvisssuta allo sterminio nazista della seconda guerra mondiale che eliminò anche 500 mila zingari europei. Proprio recentemente, durante il recente incontro “Uomini e religioni” a Sarajevo, Rita ha raccontato la sua storia dolorosa. Deportata con la famiglia, fu sottoposta agli esperimenti sui gemelli del dottor Mengele che causarono la morte della sorellina Rolanda. Scampata alla morte, ha vissuto negli Stati Uniti e recentemente è tornata in Germania per gestire un'organizzazione di sinti per la difesa dei diritti umani.
Un'occasione per rendere i giovani europei protagonisti di quella che è certamente la sfida decisiva per l'Europa: la promozione della cultura del convivere e il riconoscere la dignità della differenza.

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